Codice della crisi d’impresa! Alerts! Redditività! Revisione legale! Crisi mondiale! Sostenibilità! Ecc.!!!
Ultimamente la consulenza aziendale si muove spesso con in tasca i punti esclamativi. Quasi che l’imprenditore più che assistito vada impaurito.
Se ad essi sostituiamo delle più morbide virgole è chiaro che stiamo parlando di uno scenario in cui entrano in gioco nuovi elementi di valutazione che devono indurre anche il piccolo imprenditore ad abbandonare eventuali resistenze al cambiamento e approcciare in modo diverso la gestione della propria azienda.
Anche se il controllo di gestione è sicuramente un esercizio che nella sua graduale applicazione prevede la presenza di importanti capacità conoscitive e strumenti tecnici, proviamo per il momento a farla più semplice.
Innanzitutto, partiamo dalla considerazione che se tante piccole imprese sono in piedi dopo tanti anni di attività, significa che, magari istintivamente o basandosi per lo più sul sano buon senso, un controllo di gestione c’è sempre stato.
Probabilmente ora è arrivato il momento di “istituzionalizzare” alcuni processi e andare a ricalcare, con le dovute proporzioni, quanto avviene nelle aziende di medie e grandi dimensioni.
Lo Studio si propone di accompagnare, anche attraverso un semplice confronto di idee, chi comprende che non è più tempo del “si è sempre fatto così” e intende iniziare un nuovo percorso.